«Sono tuo e tu sei mia, Miriam». Tremo davanti a quelle parole. «Ma non siamo uguali. Non dimenticarlo mai».
Guerra (I Cavalieri dell'Apocalisse Vol. 2) di Laura Thalassa. Hope Edizioni.
̷T̷r̷a̷m̷a:
Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.
Il giorno della caduta di Gerusalemme, Miriam Elmahdy capisce che la sua vita è ormai finita. Le case sono in fiamme, le strade si sono trasformate in fiumi di sangue e un esercito di traditori massacra ogni singolo abitante della città. Non c’è possibilità di salvezza, soprattutto non dopo che Miriam attira l’attenzione dell’artefice di tutta quella distruzione: Guerra, il secondo Cavaliere. Tuttavia, quando il gigantesco e terrificante condottiero riesce a catturarla, invece di ucciderla inizia a chiamarla “moglie” e la porta con sé al suo accampamento.
Miriam si trova così ad affrontare un futuro che mai avrebbe immaginato: il mondo brucia davanti ai suoi occhi, città dopo città, e il responsabile di tutto ciò è il suo apparentemente indistruttibile “marito”, il quale, nei suoi confronti, si dimostra tuttavia tenero e gentile, nonché deciso a fare di tutto per conquistarla.
Miriam non è sicura di riuscire a resistergli, ma se c’è una cosa che ha imparato è che amore e guerra non possono coesistere e lei deve scegliere se arrendersi e assistere alla fine dell’umanità, oppure se sacrificare tutto, sentimenti compresi, pur di fermare il Cavaliere.
̷C̷o̷s̷a ̷n̷e ̷p̷e̷n̷s̷o:
«La gente ha paura di ciò che non capisce».
Ebbene, dei tre libri questo è quello che mi ha fatto sottolineare un sacco di citazioni. L'ho amato alla follia, forse non quanto Pestilenza – perché era il primo e certe dinamiche mi hanno conquistata totalmente – ma anche in questo caso, la storia, originalissima, cattura e non c'è verso che si riesca a smettere di leggere. Sappiate solo che, col cambio dell'ora e... due gatti, alle tre del mattino ero a finire di leggere il libro perché volevo sapere, capire.
"Ha un corpo che ispira al peccato, ma la sua bocca sa di paradiso."
Come nel primo libro e vi anticipo anche nel terzo, la ricetta formidabile della Thalassa è sempre la stessa: passione, ironia, dramma.
Ci sono trigger warning da riscrivere la pagina Wikipedia sul tema; tuttavia, anche questa volta, la finzione porta, non dico a capire, ma a sopportare determinati argomenti e scene.
Guerra è guerra e niente di meno di quanto ci si possa immaginare sul cavaliere apocalittico che porta questo nome.
Senza fare spoiler, mi permetto di menzionare il fatto che l'autrice ha usato per ogni cavaliere dei poteri genialmente concepiti.
"Sto occhieggiando le cosce… del mio nemico. Si può essere più idioti?"
Guerra, al contrario di Pestilenza, nasce dal cuore degli uomini, quindi, non è un verginello, al contrario, dell'umanità conosce tutta la componente carnale, perché dopo la battaglia, il sesso è quasi una conseguenza naturale.
Miriam, da parte sua, è anche lei meno scandalizzata dalla morte rispetto a Sara di Pestilenza. È nata e cresciuta nell'era dei cavalieri, così, lei per prima è un'assassina per forza di cose.
"È come assaggiare il paradiso e l’inferno e la terra e la morte e tutto ciò per cui ancora non esiste un nome."
Amarsi per Guerra e Miriam è qualcosa di inciso sulla pelle. Ma la loro relazione è uno scontro continuo. Una vera e propria "guerra". Anche in questo ho trovato geniale come tutto coincida perfettamente, come la storia sia strutturata genialmente (oggi sto in fissa con questa parola) attorno al protagonista e a ciò che rappresenta.
Anche qui, l'elemento teologico è trattato con coscienza e conoscenza. Lasciatevelo dire da una teologa mancata, o fallita come in tutte le cose che faccio, questo libro, dal punto di vista della religione è un capolavoro anche perché la sfrutta come elemento paranormale, senza false dottrine (in teoria lo faccio anche io, ma non va mai bene... forse sono i troppi personaggi, le sinossi sbagliate e le copertine brutte... scusate lo sfogo, ma di recente sono un po' disillusa).
Tornando al libro, è un altro bellissimo viaggio, con momenti drammatici, altri divertenti, altri ancora emozionanti a trecentosessanta gradi. Lo consiglio perché è raro leggere libri così belli. Libri che restano nel cuore.
S̷p̷e̷c̷i̷f̷i̷c̷o ̷c̷h̷e ̷i ̷m̷e̷t̷r̷i ̷e̷s̷u̷l̷a̷n̷o ̷d̷a̷l̷l̷a ̷v̷a̷l̷u̷t̷a̷z̷i̷o̷n̷e ̷i̷n ̷s̷t̷e̷l̷l̷e̷. ̷N̷o̷n ̷c̷o̷n̷t̷a̷n̷o ̷s̷e ̷n̷o̷n ̷d̷i ̷p̷e̷r ̷s̷é ̷s̷t̷e̷s̷s̷i̷.
Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐/5
Piantometro 😭 😭 😭 /5
Figometro 😍😍😍😍😍/5
Romanticometro 🌸🌸🌸/5
Minchiometro 🔥🔥🔥🔥🔥/5
Kellanometro 💖💖💖💖💖/5
Dean&Sammetro (novità!) 👻 👻 👻 👻 👻/5
Sclerometro 🤬 🤬 🤬 🤬 /5
Buzzometro 😂/5
Schiavometro (copertina) 🖼 🖼 🖼 🖼 🖼 /5
⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo.
Cinque emoji è il punteggio massimo dei metri che non indicano la qualità ma la quantità, ovvero quanto è commovente, quanto è spicy o quanto è romantico, ecc.