Incollats,
Nello spirito delle letture natalizie, "Natale a Parigi" di Irène Némirovsky, Garzanti edizioni, è sicuramente una lettura atipica sotto tantissimi punti di vista.
Perché, tanto per cominciare non è un classico in senso stretto del termine. Conosciamo l'autrice per Suite Francese e per la trasposizione cinematografica di qualche anno fa.
Qui ci ritroviamo in un ambiente totalmente diverso, anzi due, visto che sono due novelle, una ambientata a Natale e l'altra a Carnevale.
Da pazzi fare due novelle a Natale e Carnevale!
Ella, ritorna in te!
Ok…
È triste che ora al posto di Laura ci sia l'Omino del cervello (che ha l'aspetto dell'avatar di Martinelli su Instagram) a riportarmi in riga. E chi si ricorda "L'Omino del Cervello" avrà un premio fedeltà autografato da Anthony.
Ehm, torniamo al libro.
Due racconti in uno stile particolare, sembrano note di regia, un soggetto dallo stile delle novelle, narrate in prima persona plurale (le scene sono introdotte con vediamo, ascoltiamo, troviamo) ma allo stesso tempo con notevoli cambi di POV. Sicuramente un modo interessante e raro di leggere qualcosa – che, diciamo, se l'avesse fatto una qualunque di noi era fustigazione sicura.
Ma a me è piaciuto molto, perché lei scrive così e il suo stile è inconfondibile proprio per questo.
Lo consiglio a chi vuole approcciarsi ad una fotografia di un'epoca e a qualcosa di diverso dalle classiche letture natalizie o dalle rivisitazioni in tutte le salse del romance dei classici natalizi. Si legge in un'oretta.
Metto anche i metri, anche se non è un romance.
Piantometro 😭 😭
Figometro. 😍😍
Minchiometro -
Kellanometro 💖💖💖
Sclerometro 🤬
Buzzometro-
Schiavometro 🖼