Piccolo momento di sclero.
Scusate, ma dopo la reazione al post di ieri (ora archiviato) dove cercavo collaboratori, una volta recuperate a morsi le braccia cascate – ma non altri attributi normalmente non femminili precipitati a terra – ho deciso di rimuovere il post.
Ma prima lasciatemi RINGRAZIARE tutti coloro che hanno RICONDIVISO il post e che hanno cercato di aiutarmi. Grazie, ci avete provato anche voi con me, ma il risultato è stato questo:
- Collaborazioni ottenute: zero.
- Persone che hanno capito il post: due, forse.
- Persone che hanno richiesto il cartaceo anche se era SPECIFICATO più volte che non veniva dato: TUTTE.
Quindi, spieghiamo una cosa: se devo pagare le persone per leggere i miei libri, mi devo fare delle domande io, scrittrice, prima di qualsiasi altra cosa.
Perché mandare un libro cartaceo ad un blogger a me costa COME A TE. Sì, all'incirca è lo stesso prezzo. Perché la copia autore non beneficia di Prime, quindi, costa spese di spedizione.
C'è qualcosa che non mi torna, se io auto-pubblicata sono una merda, perché a quanto pare è tutto un fai-da-te e quindi ho il "marito beta reader, la nonna editor, la mamma correttrice di bozze e lo zio grafico", sono sfigata, scadente, parto comunque da dietro rispetto alle CE anche quelle piccole e peggio di me, PERCHÉ DOVREI ESSERE RICCA?
Sfatiamo il mito del self publisher che non si impegna, non usa professionisti o altro, anzi, proprio per questo, magari, i soldi sono meno che per chi è protetto da altre cose, come una CE che ha le stamperie proprie cui una copia di un libro costa meno, MOLTO meno, e ha i suoi corrieri, che paga, ma di sicuro a parità di pagine, un romanzo ad una CE costa meno singolarmente che ad un self. Ma questo non vuol dire che non lo paghino o abbiano l'albero dei cartacei che escono spontanei in ufficio. Anche loro hanno costi e molto alti, perché viaggiano a tirature altissime, distribuzione, pubblicità ecc. Tant'è che i cartacei sono limitati e a volte sono tirature particolari che non possono essere rivendute.
Ma torniamo a me. Io faccio 100 euro circa al mese di royalties con 41 libri pubblicati. Con quei soldi ci faccio la spesa per una settimana (le altre tre vivo d'amore). Se ti mando un cartaceo e spendo almeno 10 euro, tolgo qualcosa alla mia spesa settimanale, perché non mi tornano indietro se tu ci metti UN ANNO a leggere il mio libro.
Ok, Ella ma tu scrivi per amore e per l'arte non per guadagnarci, o no?
Anche Carrisi suppongo, allora perché lui lo fa di mestiere? Perché i libri vengono venduti? Allora dovrebbero essere tutti gratis...
Non ce l'ho affatto con Donato Carrisi ho usato un nome noto per fare un esempio.
Il libro lo devo vendere OGGI. Non tra un anno, perché tra un mese è vecchio. Tra due, se non l'hanno notato subito, non esiste più.
E poi perché devo regalarti un libro che tu ti rivendi su Vinted?
- Altra cosa: siete tutti impegnati. Bene, allora cosa me lo chiedete a fare? Se vi mandassi il cartaceo non sareste impegnati? Non ho capito questa parte. Ho scritto sul post "se siete pieni di roba non contattatemi". Io non posso né voglio leggermi i libri al posto vostro.
Onestamente, non lamentatevi poi se CHI VORRESTE VOI si rivolge alle pischelle di TikTok, perché lo farò pure io. Perché le pischelle di TikTok mi fanno vendere, mentre voi ACCAPARRATE e basta. Senza contare che le 4 stelle tirate che mi mettete poi diventano 1 muta o una recensione su Goodreads dove vi lamentate che il libro (che avete richiesto e fortemente voluto) è 500 pagine.
Se avete un lavoro, un lavoro che vi impegna TUTTO il tempo, non fate le bookstagrammer. Tenetevi la lettura come hobby ma non impegnatevi con le persone o le CE per pubblicizzare il loro libro. Idem se state studiando e avete esami, tesi, impegni famigliari o vattelapesca che vi porta via tempo. Non prendete altre collaborazioni, non accumulate libri su libri se non avete tempo. Perché ci sono bookstagrammer che lavorano, hanno famiglia, ma che fanno puntuali e precise il loro lavoro senza menartelo schiaffandoti in faccia di avere un lavoro vero mentre tu, stronza, fai un lavoro finto perché sei una scrittrice (di merda è sottinteso).
Scrivere è un mestiere che ti tiene impegnato h24/7, perché anche quando non sei lì a scrivere la pagina del tuo romanzo, pensi, studi, ti struggi... È un lavoro impagabile a livello di esigenza creativa e sottopagato a livello di rientro emotivo ed economico.
Perché gente, la famiglia, il lavoro e/o lo studio, il tempo ce l'abbiamo tutti e per tutti 24h sono 24h. No, le mie 24h non sono più preziose delle tue perché sono vecchia, né le tue sono più importanti delle mie perché hai un lavoro, devi dare un esame o altro.
Io leggo quello che mi piace e cerco di supportare scrittori e editori.
Leggo su Kindle perché sono orba e mi trovo meglio dove posso correggere grandezza dei caratteri e illuminazione. Sono balle i problemi di vista per avere il cartaceo, perché ci sono certe stampe talmente piccole che li fanno venire i problemi di vista!
Li volete per fare libreria, e per carità, c'è chi li tiene davvero. Ma quelle interessate al libro, alla propria libreria, i libri se li comprano da sé.
Io sono interdetta, se ci fosse un modo per pubblicizzarsi diversamente lo farei, ma lo ignoro. Perché sono sempre l'ultima della fila, anche se cerco di aiutare tutti, di leggere di tutto, e di dare a tutti visibilità, ma sono umana e poi me lo menate che leggo troppo e sembra che non sia vero. No, invece, io leggo tanto, uso Alexa per fare due cose assieme, ovviamente non leggere e scrivere, ma magari stirare o cucinare o un tragitto in autobus al posto della musica io ascolto un libro. Ecco come faccio a leggere tanto. Quando non posso usare Alexa, ci metto di più. Ma nessuno può dirmi di non aver rispettato una scadenza.
Sono delusa, non riesco neanche a essere incazzata. Ma confesso che un po' di nausea mi è venuta.