Incollati,
ho sonno.
Chi ha detto “aprile dolce dormire” non conosce settembre e ottobre. O forse dormiva per parlare.
Bene, se foste ancora svegli vorrei parlarvi della serie di L.A. Cotton “Wicked Bay” dei 3 su 8 libri disponibili in italiano ho letto i primi due:
L’inizio della mia fine: Wicked Bay vol. 1
Alla fine… noi: Wicked Bay vol. 2
Perché interessata all’evoluzione della storia tra London e Maverick. Ecco, a proposito di questo, chi di voi non ha pensato a Top Gun?
Va bene, ok, capisco che molti allora non fossero ancora nati, ma zio Tom Cruise è un vecchietto come me, anzi, più di me, e quel film è rimasto nel cuore di tutti, nello specifico della sottoscritta per Val Kilmer che, al contrario di Cruise, si è imbolsito nel crescere.
Parliamo del libro, Ella?
La casa editrice è la Hope edizioni che mi chiedo come mai abbia adottato la politica di tradurre parte delle serie di un’autrice lasciando indietro i libri successivi, come per la serie Verona Legacy, ad esempio, ormai praticamente completa in originale. Succede con la Cotton, ma anche con altre, tipo la Hunter. Anche se di quest’autrice devo dire che la serie Rixon Raiders almeno l’ha finita. Forse è solo una questione di risposta di pubblico e, in parte, la capisco*
Comprendo pure che forse questa serie non sia stata il successone che tutti s’aspettavano, però non ha niente di meno di tante alte storie del genere Young/New Adult.
Maverick Prince è, invero, il bad boy della questione, però a mio avviso ha dietro di sé una storia – che poi è la storia – che giustifica più che in molti altri il suo comportamento oscuro.
Eloise, Lois, Stone (o London come la chiama Maverick) è, tutto sommato, un’eroina con una spina dorsale notevole, lo dico sempre, cosa rara nelle storie di questo tipo, per questo mi piace quello che fa ma meno quello che dice, scusate se ho parafrasato il detto, perché, per i miei gusti, i lunghi pipponi mentali devono avere un loro limite.
Quindi, partendo dal presupposto che i due libri mi sono piaciuti, ho preferito di gran lunga il secondo, perché presente il POV di Maverick, meno pesante di quello di Eloise.
In entrambi c’è, per i miei gusti, poco equilibrio tra lo slow-burn (aka pippa mentale lunghissima, ripetuta e ripetitiva) e l’azione. Soprattutto, la risoluzione è pari ad uno schiocco di dita con uno scarto termico tra i mille pensieri, elucubrazioni, problemi, pianificazioni e chi più ne ha più ne metta del 90% del libro. E tenete presente che l’8% del libro sono azioni divise equamente tra scene d’amore e cura delle ferite di Maverick.
Quindi, nel complesso, capisco che non sia un successone perché le storie – il primo più del secondo – sembrano una camminata a passeggio lenta per tutto il percorso, con uno scatto negli ultimi cinquanta metri da medaglia d’oro.
Io che sono una che ama i colpi di scena, beh, non posso dirmi soddisfatta al 100% del libro, sebbene l’autrice sia una delle mie preferite.
Piantometro 😭 😭
Figometro. 😍😍😍
Minchiometro 🔥🔥🔥
Kellanometro 💖
Buzzometro 😂
Schiavometro 🖼
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