Incollats,
per la serie "facciamoci del male" Tillie Cole è qui per voi. Insomma, abbiamo capito che in confronto a lei, lo zio Nick è un autore comico, ma di quelli che fanno scompisciare proprio!
No, ma "Sulle note di noi due" di Tillie Cole per Always Publishing è bello, anche troppo, com'è triste. Insomma, se avevo esaurito le lacrime con "Dammi mille baci" qui si ricomincia.
Cerchiamo di essere seri.
Cromwell, il nostro protagonista, è un dj. Almeno questo pare all'inizio del romanzo, ma in realtà è molto di più. Dietro di lui si nasconde un musicista tormentato che soffre di una rara forma di... non saprei definire la sinestesia, perché non è una patologia, anche se l'autrice la racconta come se fosse tale. È un modo per sentire le cose attraverso uno o più sensi differenti da quello prettamente preposto a farlo. Insomma, Cromwell della musica, dei suoni, vede i colori. E questi si traducono in emozioni e, soprattutto, in straordinarie composizioni artistiche musicali. Ma dopo un fatto molto triste, il ragazzo smette con la musica classica e, quando è diciannovenne praticamente è diventato la stella della musica tecno-dance, dove si è rifugiato per non sentire determinate emozioni, per dimenticare il dolore.
Un giorno incontra Bonnie, in Inghilterra, poi si ritrova negli Stati Uniti a dividere la stanza del dormitorio del college con Easton, il gemello di Bonnie, un ragazzo pieno di vita (mia madre lo definirebbe "superagitato"), artista anche lui perché dipinge.
Ma vi sto raccontando la trama e non va bene per gli spacci.
Assodata la faccenda dei sinestetici, particolarmente artistici... sebbene per me questo libro sia da massimo dei voti, se non altro perché asfalta il #piantometro, devo dire che ci sono alcune cose che non mi sono andate a genio.
Una è la prevedibilità. Si intuisce – spoiler – come sarebbe andata a finire dalla prima volta che viene menzionata una cosa che non posso rivelare.
Bonnie è odiosa a fasi alterne del libro, a parte un momento, ancora da non spoilerare, in cui è ovviamente commovente e fa stringere il cuore, così che ti senti stronza per averla detestata nella parte precedente... Ma ti tieni un "ma che cazzo?" in tasca per dopo.
Cromwell è un tenebroso un po' diverso grazie ai suoi colori, e anche per lui è abbastanza prevedibile il colpo di scena.
Easton finisce per essere il personaggio migliore di tutti; tuttavia, secondo me c'è stato poco rispetto per la sua patologia – perché in questo caso lo è – e alla fine è diventata una sorta di giustificazione per qualcosa che non dovrebbe. Cioè, da persona affetta dalla medesima patologia, mi ha dato parecchio fastidio come è stata gestita la questione, anche se poi, il personaggio è una sorta di eroe. Scusate ma non voglio spoilerare più del dovuto.
Quindi, di sicuro posso dire di non essere pentita ad aver lasciato il libro in attesa a lungo, perché mi ha talmente destabilizzata da aver bisogno di leggere qualcosa di molto easy dietro a questo libro.
Bello, indubbiamente molto bello, che consiglio perché merita per le grandi emozioni che trasmette; tuttavia, mi è rimasto quel pizzico di amaro che, al contrario, non avevo trovato in "Dammi mille baci" e meno che mai in "Per te solo io" nonostante siano anche questi libri da #piantometro a livello super pro.
Piantometro 😭 😭😭
Figometro. 😍😍
Minchiometro -
Kellanometro 💖💖
Sclerometro 🤬 🤬
Buzzometro -
Schiavometro 🖼 🖼