Icebreaker di Hannah Grace edizioni MONDADORI
Genere: Contemporary romance
Sottogenere e trope: sport romance, enemies to lovers, grumpy/sunshine
̷T̷r̷a̷m̷a
Anastasia Allen si allena da una vita per entrare nella nazionale americana di pattinaggio. E tutto sembra andare per il meglio quando ottiene una borsa di studio per l'Università della California e un posto nella loro squadra di pattinaggio artistico. Nulla potrà fermarla. Neppure il capitano della squadra di hockey, Nate Hawkins. I due chiaramente non si possono soffrire, ma sono costretti a condividere il palazzetto del ghiaccio in cui allenarsi... e molto di più.
𝐒p𝛂𝕔𝔠𝗶𝔬
Incollats,
è da molto tempo che devo scrivere questo spaccio. Ho rimandato per diversi motivi. Il primo, è che ottobre è stato dedicato ai libri fantasy e dintorni. Il secondo, è che non sono ancora sicura di come vorrei parlarvene.
Questo romanzo è presentato come capolavoro dal BookTok e vi dico già – spoiler alert – il perché: è spicy.
Il minchiometro regna sovrano a tal punto che per metà libro mi sono chiesta se fosse tutto così, con loro che ci danno dentro come conigli e ogni tanto qualche spruzzatina di trama.
Poi, per una che viene sempre criticata per i troppi personaggi – anche quando di fatto non ci sono – mi sento di dire "ma che cappero" (l'ultima parola con la doppia z) perché qui sono stata investita nei primi tre capitoli da personaggi come un acquazzone, di cui due terzi totalmente inutili in quel momento.
"Eh, ma Ella, è un'opera prima, devi capirla".
Sti capperi (sì, sempre con la doppia z). Perché ha uno stuolo di editor sia in lingua originale che italiana (visto che è pubblicata da Mondadori, mica in self o Chicory Books dove sono io da sola con le mie personalità multiple e qualche amica cui faccio pena).
La valanga di personaggi è voluta per allungare il brodo. Eh, sì. Perché altrimenti il libro si sarebbe risolto in metà pagine.
Dal 45% in poi, per me, prende una bella piega.
Ma veniamo alle note dolenti del BookTok: l'assenza di TW sui contenuti, almeno – forse – per l'edizione italiana.
Ebbene, lo scandalo riguardo i TW è sul riferimento ai disturbi alimentari, ma non sui contenuti di sesso esplicito. E ora, anche se Ella è "quella del minchiometro", fa anche la bacchettona RebElla. Perché se dobbiamo metterli, li mettiamo tutti. Non solo su argomenti che fanno clangore perché troppo diffusi.
Lasciatemi raccontare la storia di una giovane Ella di tanti anni fa. Ho sempre avuto un problemino di colite, forse dovuto al fatto che mia nonna mi riempiva di latte che manco alla Parmalat, ma diciamo che non ero sovrappeso, avevo la pancia. E questa pancetta mi è durata parecchio. Mia sorella mi fece un porcellino col DAS come ritratto, immaginatevi come potessi essere da bambina e fino attorno ai vent'anni. Non grassa, no, non si può dire, ma con quei rotolini che vicina alle compagne di classe che andavano a danza e avevano un sedere da medaglia d'oro… be'… ero "differentemente magra".
Poi mi presi una cotta per un coglione totale, oggi lo so, allora non lo vedevo così. Lui ovviamente non si pose problemi a sottolineare i miei rotolini… Poi, mio padre si ammalò e contestualmente mi sviluppai tardi. Dimagrii di brutto. Addio rotolini, arriva Ella magra e gnocca. Sì, andavo anche in palestra, perché dovevo sfogarmi da qualche parte.
Sono passati gli anni, mi sono sposata la prima volta, sono ingrassata di nuovo. Poi, dopo il divorzio, mi sono innamorata del coglione nr 2. (No, nel mezzo c'erano altri coglioni, ma questi due sono quelli legati al peso). Il coglione nr.2 aveva la moto, una bella moto per cui dovevo pesare meno di 55 kg per salirci sopra. Non vi dico che non ci salii mai, ma avrei potuto eccome. E, considerato che sono alta 164 cm, potete immaginarvi come potessi essere diventata – di nuovo.
Questo pippone per dirvi che so cosa significhi avere dei disturbi alimentari ed essere manipolata da qualcuno perché apparissi diversa.
E non vi dico che ancora oggi faccio fatica ad accettare il mio corpo di cinquantenne che cambia per la natura e non per i coglioni.
Quindi, tutto questo scandalo sulla vicenda della protagonista non lo vedo. Anzi, riconosco in lei la Ella manipolata dai due coglioni succitati, con l'aggravante dell'affetto che ti rende ignorante, anche quando non si è affatto stupidi.
Io trovo che l'argomento sia stato trattato con rispetto e con tatto, senza enfasi agghiaccianti o patetiche. Anzi.
Per il resto, è una bella storia, divertente in alcune battute che sono valse la mezza stella in più, ma per me, non è un capolavoro.
Per me, ci sono libri sullo stesso argomento ben più belli e meno confusi nelle troppe scene di sesso inutili – oddio, del buon sesso non è mai inutile – però, diciamo che in certi casi sono come mettere il ketchup sul profiterole. Non c'entrano un'acca.
Se vogliamo prendere la storia per quella che è, ovvero l'evoluzione di due atleti e di una storia d'amore, allora ve la consiglio. Ha i suoi drammi, ha i suoi momenti divertenti, fa pensare ed eccitare. Ma non merita il clamore che ha avuto sul BookTok.
Ho visto da qualche parte che è stato paragonato al libro della Zapata "From Lukov with love", ebbene, quello è un capolavoro. Questo è un romanzo carino.
𝕄𝕖𝕥𝕣𝕚
Specifico che i metri esulano dalla valutazione in stelle. Non contano se non di per sé stessi.
Valutazione: ⭐⭐⭐,5/5
Piantometro 😭 😭 /5
Figometro 😍😍😍😍/5
Romanticometro 🌸🌸/5
Minchiometro 🔥🔥🔥🔥🔥/5
Kellanometro 💖💖/5
Sclerometro 🤬🤬 🤬 /5
Buzzometro 😂 😂 😂 😂 /5
Schiavometro (copertina) 🖼/5
⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo.
Cinque emoji è il punteggio massimo dei metri che non indicano la qualità ma la quantità, ovvero quanto è commovente, quanto è spicy o quanto è romantico, ecc.