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⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo. Tre emoji è il punteggio massimo.

lunedì 27 marzo 2023

The Hunter: The Blackwood Castle series di Laura Pellegrini

 Incollats,

non sono fuggita a rincorrere i monostellatori incalliti, ma ho da fare per chiudere in bellezza la mia carriera di scrittrice!

Nonostante ciò, il tempo per leggere l'ho trovato e sono felice di spacciarvi tre libri molto diversi tra loro. Gli spacci sono veloci, ma le letture meritano!

Bentornati al castello Blackwood! Con The Hunter: The Blackwood Castle series di Laura Pellegrini

Che dire di questo quarto romanzo?

A parte che Laura Pellegrini ed io siamo gemelle a distanza per diverse cose, anche per il nome della figlia, siamo uscite lo stesso giorno, lei con Hunter, io con Stefano, ed è lei che mi ha spedito la penna della serie che vinsi qualche tempo fa!

Ed è così che ho scoperto la persona e l'autrice.

Ma il personaggio già l'avevo puntato dalla sua apparizione nel romanzo Wolf's kiss che apriva le danze e le porte del castello.

Partiamo dalla rivisitazione, retell o come volete chiamarla. Io sono una delle poche che in "Once Upon a time" non amava molto la coppia Biancaneve + Principe, fan, come la maggior parte, molto di più di Emma + Hook. Ma, detto ciò, sappiate che non c'entra una cippalippa. Lo dico solo per introdurre il fatto che Biancaneve non è mai stata la mia fiaba preferita e che delle varie versioni ho apprezzato molto quella con il cacciatore Chris Hemsworth, ed è più o meno con le sue fattezze che mi sono immaginata Hunter, il cacciatore di Laura Pellegrini.

Lui è qualcosa di indescrivibile. Il suo tormento, la sua ossessione, la sua anima così profondamente turbata dalla vita è come un mordente che impregna te, lettrice, e ti tracina dentro al suo vortice senza capire del tutto, non finché non si mettono a posto i tasselli e White non solo fa il suo ingresso in scena, ma con lei si svelano alcune cose che non spoilero perché mai come in questo libro è difficile parlarne senza rovinare la lettura e la sorpresa.

Parliamo dello stile, una prosa quasi, il tono della fiaba, mantenuto da tutte le autrici, qui assume livelli eccezionali. Sembra di sorvolare le vicende, di viverle come un fantasma che aleggia sopra la storia, i personaggi, le situazioni. È strano, particolare e per me bellissimo. Perché mi sono sentita sì dentro lo struggimento di Hunter, ma soprattutto come se fluttuassi sopra alla storia e la osservassi dall'alto, come una spettatrice privilegiata.

Per questo è stato un viaggio emozionante. Diverso perché speciale. Una lettura che, ancora una volta, smentisce gli articoli smonta-romance che escono periodicamente dai denigratori del genere e che non ci capiscono un'emerita ma devono comunque dire la loro per far ginnastica alle dita sulla tastiera.

È un libro, come e forse più degli altri usciti fino ad ora, che ti lascia sbalordita quando termini la lettura.

Io, personalmente, non uscirò viva alla fine di questa serie! Ho una certa...

Andiamo coi metri!

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐/5

Piantometro 😭 😭/3

Figometro. 😍😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: 🌈🌈/3

Kellanometro 💖💖💖/3

Sclerometro 🤬 🤬/3

Schiavometro 🖼 🖼/3

⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo.

Tre emoji è il punteggio massimo.

I parametri dei miei metri sono:
Piantometro 😭 😭😭 se il libro è commovente
Figometro. 😍😍😍 se il protagonista e i personaggi sono belli
Minchiometro 🔥🔥🔥 se il protagonista maschile oltre che bello è uno che...insomma, ci capiamo. Un po' spicy-hot, quanto pepe c'è.
Kellanometro 💖💖💖 l'originalità
Sclerometro 🤬 🤬🤬 quando sclero per i colpi di scena, per le situazioni trepidanti (prima era incluso nel minchiometro)
Buzzometro 😂 😂😂 quanto fa ridere, quando ci sono scene comiche.
Schiavometro 🖼 🖼🖼 La copertina. 
Kellanometro e Buzzometro derivano da due personaggi di due libri che ho letto.
Schiavometro perché il mio grafico si chiama Schiavo di cognome (e a detta solo sua 😂, anche di fatto!)
Da oggi ai metri aggiungo il Romanticometro 🌸🌸🌸 per il romanticismo (quando c'è amore ma non sesso da Minchiometro), il Martilallimetro per la suspense 🕵🏼🕵🏼🕵🏼 e il LGBTQIA+metro 🌈🌈🌈 per quanto arcobaleno c'è nella storia, se c'è. Sempre con un punteggio massimo di 3 emoji.

Dear Heart, I Hate You: tutto tranne te di Eliah Greenwood [SPACCIO CON SPOILER!]

 Incollats,

non sono fuggita a rincorrere i monostellatori incalliti, ma ho da fare per chiudere in bellezza la mia carriera di scrittrice!

Nonostante ciò, il tempo per leggere l'ho trovato e sono felice di spacciarvi tre libri molto diversi tra loro. Gli spacci sono veloci, ma le letture meritano!

E veniamo a Dear Heart, I Hate You: tutto tranne te (Easton High Vol. 2) di Eliah Greenwood edizioni Heartbeat.

ALLERTA SPOILER

Sapete cosa mi fa incazzare di più di un libro? Il finale open o cliffhanger.

E mi direte, ma Ella, anche "Lara" è così. Infatti, mi sto sul cazzo da sola. E in ogni caso, "Marco" è uscito a distanza di una settimana, mentre in origine, erano uno dietro all'altro in un unico libro.

Ma torniamo al libro della Greenwood, la storia è bellissima fino a che tutto non va a rotoli sul finale. E secondo me, lo dico come se fossi la beta reader che non sarò mai, ma alla luce dei libri che mastico mensilmente, un po' di esperienza ce l'ho, è una mossa commerciale dell'autrice che a livello di trama penalizza molto. Perché fa incazzare.

Perché è come se iniziasse un altro libro alla fine di questo mandato al diavolo quello precedente.

Sinceramente, a mio avviso, il libro doveva finire col lieto fine e poi lasciare spazio ad un eventuale lancio del successivo come succede per le serie, quindi lavorando su personaggi e fatti. Ma senza riaprire una ferita in quel modo. Era meglio mettere le prime pagine del nuovo romanzo.

Non lo so, Incollats, l'ho letto già da qualche tempo ma lo spaccio solo adesso perché sono incavolata nera. Anche perché, dopo tutta la fatica che fanno Finn e Dia a mettersi assieme, è brutto vedere che tutto crolla e deve essere rimesso a posto. Soprattutto se dovremmo aspettare il volume successivo un anno, come il tempo che è passato tra questo e il precedente.

Spero che Heartbeat capisca lo sgomento del lettore medio e che traduca preso il successivo volume.

Di conseguenza, Incollats, posso solo consigliarvi questo libro con la riserva del finale che rimette tutto in gioco.

Nell'insieme, il romanzo è emozionantissimo, ha i metri a livelli altissimi. È un'altalena di sensazioni contrastanti, una bella storia d'amore e di redenzione di un'anima ferita come quella di Finn, che già avevo carpito dal romanzo precedente.

I trope sono gestiti bene e non si cade mai nel cliché, peccato, davvero peccato per la mala gestione del finale. Cara, Greenwood, come diceva Pippo Baudo: "Non me lo dovevi fare!"

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐/5

Piantometro 😭 😭 😭 /3

Figometro. 😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

Kellanometro 💖💖💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼🕵🏼/3

Sclerometro 🤬 🤬 🤬/3 aumenterei a 5 perché è un finale cliffhanger.

Buzzometro 😂/3

Schiavometro 🖼 🖼/3

⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo.

Tre emoji è il punteggio massimo.

mercoledì 22 marzo 2023

"Call Me Michael" di Giorgia Fiorella

 Incollats,

"Call Me Michael" di Giorgia Fiorella è uno di quei libri che ti cambiano la vita. È il libro che non c'era, ma che non sai di aver bisogno di leggere. Dopo "Batte Ancora" e "Ghosted" (su consiglio e omaggio della mia amata BarbarAzza), questo romanzo è uno di quelli che vi consiglio di leggere perché ci sono storie che vanno raccontate.

È un dark romance leggermente anomalo, sfora quasi nel thriller, ma non lasciatevi fermare dalla sinossi e da un inizio col botto, perché la storia è imprevedibile e quando cominci a capire qualcosa è il momento in cui non ti staccheresti più dal romanzo e dal piantometro.

Michael fa tenerezza, ma come lui Grace "bambolina".

Non voglio fare troppi spoiler, solo dirvi di fare attenzione ad ogni frase e parola del libro perché non c'è niente lasciato al caso, dalla bambolina al nome del protagonista e la stessa frase che dà il titolo al libro.

Leggetelo, commuovetevi, e poi odiatemi per averlo spacciato perché la forza dirompente di questo libro non è da pochi. Ma per me è stata una lettura edificante, anche se mi ha devastata.

Se volete la favoletta anche dark romance, leggete altro.

Mi piacerebbe però, anche se sarebbe tutt'altra storia, leggere la versione ampliata della postilla, che è stata perfettamente messa alla fine del libro.

Andiamo coi metri!

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐/5

Piantometro 😭 😭 😭/3

Figometro. 😍😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro 💖💖💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼🕵🏼🕵🏼/3

Sclerometro 🤬 🤬 🤬/3

Buzzometro -

Schiavometro 🖼 🖼 🖼🕵🏼

⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo.

Tre emoji è il punteggio massimo.

L'eredità (The Campus Series Vol. 5) di Elle Kennedy

 Incollats,

non sono fuggita a rincorrere i monostellatori incalliti, ma ho da fare per chiudere in bellezza la mia carriera di scrittrice!

Nonostante ciò, il tempo per leggere l'ho trovato e sono felice di spacciarvi tre libri molto diversi tra loro. Gli spacci sono veloci, ma le letture meritano!

L'eredità (The Campus Series Vol. 5) di Elle Kennedy edizioni Newton &Compton (non so se viene siete accorti dalla "splendida" copertina) è il volume compendio di The Campus Series, è una raccolta di epiloghi delle storie della serie, divisa a episodi e vedrà a turno i protagonisti delle storie che abbiamo tanto amato.

Almeno, io sono una grande fan di questa serie, perché sono sport romance un po' atipici anche se collezionano tutti i trope del sottogenere, così come altri in aggiunta.

È un libro che uno potrebbe anche fare a meno di leggere, ma io sono stata felice di ritrovare il gruppo in situazioni un po' diverse, perché è passato il tempo del college e sono di fronte a situazioni "da grandi" anche se qualcuno di loro non è ancora pronto a crescere.

In più c'è l'enigma di un'inquietante bambola che sarà da filo conduttore alla storia!

Quindi, Incollats, buttatevi nel mondo di Garrett e Hannah, Logan e Grace, Dean e Allie, Tucker e Sabrina ancora una volta!

Andiamo coi metri:

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐,5/5

Piantometro 😭 😭/3

Figometro. 😍😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

Kellanometro 💖💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼🕵🏼/3

Sclerometro 🤬/3

Buzzometro 😂 😂/3

Schiavometro non pervenuto.

⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo.

Tre emoji è il punteggio massimo.

domenica 19 marzo 2023

Vegas Underground Voll. 2, 6 e 7 di Renee Rose

 Incollats,

Sapete quel cliché del mafioso che fa rima con minchiometro?

Ebbene, se aveste ancora dei dubbi, questi libri (e i precedenti della serie) vi confermeranno la mia teoria.

Mafia Daddy: Alex & Jenna (Vegas Underground Vol. 2), His Queen of clubs (Vegas Underground Vol. 6) e Dead Man's Hand (Vegas Underground Vol. 7) di Renee Rose per Queen Edizioni sono tre libri che avevo nell'Idra da un bel pezzo e che finalmente mi sono decisa a leggere.

Le storie fanno parte della saga dei Tacone serie Vegas Underground, di cui il volumetto "Mafia Daddy" è un'appendice del primo libro.

Di tutta la serie, sette volumi, devo dirvi che il più interessante, a mio avviso, è il volume sei: His Queen of clubs (Vegas Underground Vol. 6).

E a proposito di minchiometro... questi mafiosi hanno una fissa con l'entrata posteriore... e gli schiaffi sul culo.

Quindi, con buona pace dello zio Christian, qui trovate un vademecum del sesso mafioso e dintorni. Il volumetto è praticamente un racconto erotico, che se legato alla serie si capisce di più ma si può leggere da solo come tutti gli altri, dedicati ad un fratello o una sorella.

Nel complesso ci sono alcune ingenuità un po' forti; tuttavia, per gli amanti dei libri spicy-hot è una serie che non può mancare nella vostra libreria.

Andiamo coi metri, che sono comuni a tutti e tre i volumi.

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐/5

Piantometro 😭/3

Figometro. 😍😍😍/3

Romanticometro: 🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro -

Martilallimetro: 🕵🏼/3

Sclerometro 🤬/3

Buzzometro 😂 😂/3

Schiavometro 🖼/3

⚠️I miei sono #spacci, non recensioni vere; quindi, mi scuso con autori e editori per il mio modo bizzarro di esprimermi, ma vi assicuro che i libri di cui parlo mi sono piaciuti moltissimo.

Tre emoji è il punteggio massimo.

martedì 14 marzo 2023

Mister Mayfair di Louise Bay

 Incollats,

Beck e Stella sono quel tipo di personaggi che ti cambiano la giornata, soprattutto se ne vieni da una dove non ne è girata una giusta.

Sto parlando di Mister Mayfair di Louise Bay edizioni Newton & Compton.

Qui, il trope del fake dating è quasi sempre uno dei più divertenti nei romance, soprattutto se scritto dalla penna di Louise Bay, frizzante autrice conosciuta sia per la serie di questo libro – non chiedetemi gli altri volumi dove stiano, so che ci sono dal feed Instagram della Bay – che per quella dei vari miliardari a cavallo tra Inghilterra e Grande Mela, che vi ho spacciato e sono editi da un'altra casa editrice che comunque ne ha lasciati due indietro.

La storia ricorda – e cita – un pochino quel film con Dermot Mulroney e l'attrice della serie di Will & Grace, con la differenza che Beck non è affatto un escort. Ma un miliardario del campo immobiliare che si è fatto da sé.

Stella è la classica protagonista un po' uacca (neologismo coniato dal mio coinquilino animale domestico aka marito per definire pure sé stesso), un po' tonta, ma per amore. O meglio, è cieca alle cavolate che le rifila per sette anni il suo ex, Matt, lo sposo di questo matrimonio. Peggio di lui è la sposa, Karen. La classica amica stronza che ti spolpa più che puoi fino a fregarti anche il fidanzato.

Beck, oltre ad essere fichissimo, invece è molto scaltro, ma al contempo sincero. Non si nasconde né dietro i soldi, né dietro la fama. Ma gioca pulito, anche se l'obiettivo di essere invitato al matrimonio di Matt e Karen è perché vuole avvicinare una persona da cui vorrebbe acquistare un immobile per lui molto importante.

Cosa mi è piaciuto di questo libro è che per una volta, anche se il trope è seguito quasi pedissequamente tanto da essere in bilico sul baratro del cliché, non scade mai in esso. Anzi, tra i due protagonisti non ci sono in fin dei conti dei segreti tali e abbastanza a lungo da tenerli distanti o da farli litigare. Il colpo di scena sarà un altro. Forse il più logico ma non per questo il più scontato.

Un appello: potreste pubblicare anche gli altri libri della serie?

Andiamo coi metri.

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐,5/5

Piantometro 😭/3

Figometro. 😍😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro 💖/3

Martilallimetro: -

Sclerometro -

Buzzometro 😂 😂/3

Schiavometro 🖼/3

lunedì 13 marzo 2023

Il metodo di Ella.

 Incollats,

Ecco alcune precisazioni sul mio modo di lavorare riguardo all'argomento collaborazioni.

- In entrata: ovvero se volete leggere i miei libri, potete solo farlo comprandoli o prendendoli in prestito su Unlimited. A meno che non siamo amiche, non faccio più collaborazioni per diversi motivi:

o 1. Mi chiedono sempre solo cartacei con le solite scuse che ritengo valide 1/1000 perché anche io ho problemi di vista e uso Alexa, audiolibri o text to speech, sul cartaceo ci vedo ancora peggio. Volete il cartaceo nel bene per fare libreria, nel male per rivendervi il libro a recensione avvenuta. È successo, date un'occhiata su Ebay e Vinted.

o 2. Se mando l'ebook vengo penalizzata con recensioni negative perché a qualcun altro ho mandato il cartaceo. È successo.

o 3. Tempi biblici per qualsiasi recensione. Se devo spendere minimo 10 euro a persona per mandare un libro e aspettare anche un anno per ricevere la recensione, beh, allora ci sono modi più economici per averne su Amazon senza dover fare un mutuo per indorarmi i recensori che poi mettono in TBR libri trash prima dei miei manco frutto di collaborazioni.

o 4. Mi piacerebbe che le persone scegliessero di leggere i miei libri perché interessate non costrette.

o 5. Se devo pagare un sostituto dozzinale dell'editor, allora ne pago uno professionale. Sinceramente mandare un cartaceo e sentirmi anche sottolineare i refusi dopo che ho pagato un editor mi fa girare le palle. Quando poi personate vaccate come "ti amo da quando ho quindici anni" detto da un CEO di trentacinque (pazienza se fosse un poraccio ma questo ha settantanove master e parla come un ragazzino del carcere minorile di Mare Fuori?). Oppure le «e» apostrofate nel testo del libro, o altre lettere cui l'accento è stato sostituito dall'apostrofo. Pazienza se siete su Internet, già ci dobbiamo sorbire le testate online che scrivono «E'», ma seriamente, nel libro stampato anche no.

Come ragiono da lettrice:

- Ho già detto che non la penso come una scrittrice, ma da lettrice, ma ci sono alcune cose che non posso vedere, perché non si possono vedere, e sono nel mio mondo di illusa:


Ritengo superfluo parlare delle acca del verbo avere. Oppure no?

- Usare "da quando + verbo al presente" laddove una situazione non può essere protratta al momento in cui sta parlando il personaggio o il narratore. "Ti amo da quando ho quindici anni" è sbagliato persino a sedici, oppure "Sogno di fare il dottore da quando sono bambino", ma ora sei uomo, è sbagliato. Non è solo un errore dialettale, ma è proprio un errore. In bocca ad un CEO o un nobile plurilaureato fa proprio cagare. Ci sta se me lo dice Carmine Di Salvo di Mare Fuori, perché parla dialetto napoletano per il 90% del tempo e quando parla italiano è verosimile che non sia forbito come un professore della Crusca.

«Vivo a Roma da quando sono nata» è giusto.

«Vivo a Roma da quando ho ventisei anni» è sbagliato persino se hai ventisei anni e ti sei trasferita nel giorno del tuo ventiseiesimo compleanno.

Uso lo stesso girone dell'inferno per quelli che usano "piuttosto che" come sinonimo di "oppure"


- Gli apostrofi al posto degli accenti (e viceversa!). Ebbene, anche se purtroppo questo male imperversa un po' dappertutto e crea grande confusione: «E'», «e'», oppure qualsiasi altra lettera che preveda l'accento al posto dell'apostrofo maiuscola o minuscola che sia, è sbagliato. Sulle minuscole è uno scempio da girone dell'inferno, sulle maiuscole l'errore ha una causa antica e moderna. È altrettanto inguardabile "Ma pensa un pò".

La ragione antica riguarda i caratteri di stampa o incisione di una volta, persino quelli delle lapidi, laddove c'erano grandezze fisse che non consentivano l'inserimento dell'accento e quindi veniva posto esterno similmente ad un apostrofo. Ma era un problema di carattere originale, non esisteva la lettera maiuscola accentata. La ragione moderna è la pigrizia: non si pigia il dito sul cellulare per avere la È oppure non si conosce la scorciatoia di tastiera per scriverla su internet (Alt+0200 ad esempio). Questo è diventato quasi drammatico nelle testate online dove ultimamente ho letto «Parla di sé» scritto «Parla di se'». E purtroppo questa schifezza l'ho notata anche nei messaggi del mio operatore telefonico, nella conferma della prenotazione del vaccino Anti-Covid (roba che a momenti faccio come nel mio libro "Eleonora"), o altrove. Persino negli articoli dell'agenzia Ansa. O nei sottotitoli RAI, Sky, talvolta pure su Netflix e Primevideo.

L'apostrofo dopo una vocale ha un significato preciso, quella parola è stata troncata: be' per bene, po' per poco, mo' per modo. Oppure è un imperativo di alcuni verbi: di’, fa’, va’, sta’, da’ (imperativi dei verbi dire, fare, andare, stare, dare).

- «È tutto apposto» è sbagliato. Io mi apposto sotto casa tua e ti aspetto per menarti con un vocabolario. Perché si dice «A posto». Cioè «Va tutto bene». Apposto è voce del verbo appostare.


- I nomi dei giorni e dei mesi con la maiuscola. Cazzo, siamo italiani non inglesi o tedeschi (anzi, loro mettono la maiuscola a qualunque sostantivo). A parte alcune giornate speciali, mesi e giorni non vanno maiuscoli, a meno che non siano dopo un punto, la prima parola di una frase o il nome di una persona. I giorni speciali sono Martedì Grasso, Venerdì Santo ecc. Se ti chiami Mercoledì Addams allora va maiuscolo, ma se ci vediamo mercoledì, questo va minuscolo. In italiano va minuscolo. Idem per i mesi. Se mi chiamo Ottavio Dicembre (non chiedetevi dove mi sia uscito questo nome) andrà tutto maiuscolo. Ma se dico: sono nato il dieci dicembre, questo sarà minuscolo. Il mio libro esce il 24 marzo. Mia zia si chiama Domenica Rossi e la vedrò domenica a pranzo. Fa specie perché ho visto mesi e giorni con la maiuscola poi nomi di persone con la minuscola. "Esce il 14 Febbraio" poi "kevin è un ragazzo problematico".

I nomi e le date sono inventati per questo articolo.

È capitato che per persone cui sono affezionata e usando Alexa io abbia bypassato queste regole, ma sono rare eccezioni. Giusto "occhio non vede..."

Ecco, se vi chiedete come mai non siete nei miei spacci e avete fatto uno di questi errori, sappiate che questo potrebbe esserne il motivo. E che a me hanno dato stelle mute per delle virgole o delle frasi lunghe.

Io non do valutazioni pari o sotto alle 3 stelle (postilla 2025: ora sì, perché trovo che il rispetto sia una corsia a doppio senso). Non come spacci. Sui diamanti ne parliamo altrove.

Se un libro non mi piace, e non è una collaborazione RB, lo mollo e non valuto un libro che non finisco.

❗❗❗Non metto stelle mute. Neanche quando so benissimo chi le abbia messe a me, così come so benissimo di chi sia amico l'ubriacona di Fable o il fattone di Goodreads. Senza parlare della psicologa con l'invidia del pipillo...


Occhio per occhio è una cagata.
Io sono sempre dell'idea del "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te", o la nuova versione del Padre Nostro con "rimetti a noi i nostri debiti come ANCHE noi li rimettiamo ai nostri debitori". Anche se mi incazzo e mi sfogo su Instagram, perdono fino a "settanta volte sette", ma alla 491° stella muta ne riparliamo (vediamo se siete bravi in matematica). Non sono come quell'autrice che si ritiene immune da errori e pensa di piacere a tutti, tanto superba da permettersi di infangare gli altri e pensare di non essere maleducata.

Per il resto come ho già detto, se la storia mi prende, molte volte non mi accorgo neanche dei congiuntivi o dei condizionali sbagliati. Li vedo o li sento, se uso Alexa, ma cerco di soprassedere perché se facessi come molti fanno, avrei lo Spaccio vuoto, soprattutto perché tanti traduttori (di CE pure grandi) dimenticano che l'italiano possiede il congiuntivo e il condizionale.

Finisco con le copertine e le immagini promozionali.

Conosco la legge, non giurerei che questo sia un dato comune a molti, e le immagini che uso sono tutte nel rispetto della legge sul diritto d'autore più recente. Pago l'utilizzo (non esclusivo perché costa meno) delle immagini direttamente al fotografo, al modello o tramite siti di stoccaggio (Stogram, Istock, Adobe stock, Dreamsstime ecc.); oppure tramite Canva, pagando un abbonamento. Si può chiaramente vedere pigiando il tastino info delle immagini su Canva per capire.

Idem per le citazioni letterarie e/o musicali.

Non parliamo dei nomi di persona. Se avete uno zio che si chiama Marco Martinelli o una cugina di nome Lara Lalli; il nonno di vostro marito si chiamava Javier Cortes o vostra suocera all'anagrafe fa Monnalisa Albertini, sono omonimi ma non li ho inclusi nei miei romanzi. Per la cronaca: ci sono circa 1809 famiglie Baglioni in Italia. Due cantautori, Claudio e Lorenzo portano questo cognome. Poi ci sono gli hotel.

Infatti, nella sezione copyright dei miei libri appare sempre questa dicitura:

Copyright © Nome Cognome dell'autrice anno
"Titolo del libro"
Tutti i diritti riservati. Questo libro o parte di esso non può essere riprodotto o utilizzato in qualsiasi modo senza il permesso scritto dell’editore tranne che per l’utilizzo di brevi citazioni in una recensione del libro o una rivista accademica.
Beta e sensivity reader Nomi
Editing: Nome/Nomi
Editing grafico: Nome
Consulenza tecnica: se presente è indicato il nome

SIAE nr...
NOME AUTRICE
SERIE SE PREVISTO

©Copertina Nome del grafico. Foto originali licenze da Nome del programma o sito di stoccaggio, si ringrazia Nome del modello e/o fotografo per l'immagine di copertina.
Immagini usate con licenza acquisita e acquistata nel rispetto delle leggi europee vigenti in tema di diritto d'autore.

Seppur collocate nel contesto di vite reali, le storie narrate sono frutto della fantasia, dell’immaginazione e della libera espressione artistica dell’autrice. Il ruolo dei personaggi, dei media, delle organizzazioni, dei luoghi, degli avvenimenti storici, dei programmi televisivi, le manifestazioni sportive in generale dei soggetti pubblici e privati realmente esistiti o esistenti, è stato liberamente rielaborato e romanzato, così come la partecipazione alle vicende reali o storiche dei personaggi sono inventate dall’autrice. Qualsiasi collegamento con le persone vissute o viventi, non esplicitamente individuate, è perciò puramente casuale.
La scelta della variazione dei font è un vezzo di tipo estetico considerando la natura del libro come testo di svago.
A volte viene indicato se si tratta di un retell da cosa è ispirato (se sono fiabe), o se e come si sono ottenuti i diritti da altri (es. Daphne con i Cavalieri dello Zodiaco).

Ecco, fateci caso prima di scassare la minchia.


Ultima cosa: se dovessi proprio essere talmente becera (se non conosci il significato di questa parola guardati allo specchio) da usare la notorietà altrui per pubblicità e hype la cercheremmo in chi su Amazon ha sopra le 2000 recensioni ed è uscito negli ultimi due mesi. «Spare» del principe Harry è tra i papabili, anche se è già vecchio. Di sicuro non un libro con 40 recensioni uscito da anni! Ogni riferimento a chi me l'ha menato per una copertina è volutamente non casuale. P.S. Non vado al Festival del Romance perché non ho i soldi e perché la mia salute pessima non mi permette di prendere un impegno con un anticipo così ampio come quello che giustamente serve per questo tipo di eventi. Di conseguenza, cara autrice che porti il nome di un mio libro, non mi permetto di criticare o giudicare chi lo organizza o chi vi partecipa, per quello ci sono gli smerdatori di professione con tanto di tesserino da giornalisti, io me ne frego. Mi dispiace non esserci? Certo che sì. Vorrei esserci? Certo che sì. Ma per il resto se non posso per una mancanza mia perché dovrei imputarla a qualcun altro? Non penso sia neanche immaturo, ma proprio stupido, considerato che sono del 1972, la fase del "maestra è colpa sua" penso di averlo superato nel 1976...

 

 

 

 


 

domenica 12 marzo 2023

L'inferno del cuore (Fallen Guardian Vol. 4) di Georgia Lyn Hunter

 Incollats,

Rieccoci qua...

Ebbene, devo confessare una cosa: Hope Edizioni, quella che vi mandava lettere minatorie tipo pazzoide coi ritagli di giornale perché pubblicaste il volume dedicato a Tỳr ero io.

Scherzi a parte (mmm) L'inferno del cuore (Fallen Guardian Vol. 4) di Georgia Lyn Hunter è finalmente uscito nella versione italiana e già vi dico che almeno in parte capisco perché sia stato superato dall'inizio di un'altra serie. Perché leggendo "Il sigillo del peccato (Dark Realm Vol. 1)" forse riuscirete a capire qualcosa di più di questo libro. Ma non è necessario.

C'è di buono che i personaggi ti restano talmente tanto dentro che anche dopo tre anni sono rientrata nella storia abbastanza velocemente (non solo perché l'avevo letto in inglese allora). Di questa serie è forse il più interessante, troviamo anche l'Arc in splendida forma.

Tỳr è un dio norreno decaduto per una serie di colpi di sfiga avvenuti ioni fa. Ne ha passate di tutti i colori, è stato allo sbaraglio fino a quando, un anno prima, non ha incontrato Kira. La ragazza arcobaleno...

La coppia rispecchia in pieno il trope grumpy+sunshine ma pure quello di una forte attrazione fisica. Perché diciamolo, il Norreno è il re del minchiometro.

La storia in sé va letta nell'insieme della serie Fallen Guardians, per apprezzarla di più, anche se il libretto precedente, quello del matrimonio di Blaéz e Darci, per me è stato noia pura... e si può anche saltare.

La coppia dei protagonisti, Tỳr e Kira, la troviamo dall'inizio della serie e da quel momento affascina e intriga.

Che dirvi, Incollats? Se non avete ancora letto Georgia Lyn Hunter, iniziate subito la serie. Se invece la seguite da tempo come me, buttatevi sul volume migliore della serie!

Andiamo coi metri:

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐/5

Piantometro 😭 /3 più che altro perché non vedevo l'ora!

Figometro. 😍😍😍 /3

Romanticometro: 🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro 💖💖💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼/3

Sclerometro -

Buzzometro 😂 😂/3

Schiavometro 🖼 🖼/3 

lunedì 6 marzo 2023

Falls Boys di Penelope Douglas

 Incollats,

Falls Boys di Penelope Douglas edizioni Newton & Compton ha fatto fare pace Ella con Penelope Douglas dopo la serie Devil's night.

A proposito di quest'ultima. Sapete che non l'ho spacciata perché per me è una serie che non riesce a superare le tre stelle. Forse questa valutazione mediana è anche paradigma degli effetti completamente opposti che suscita sulle lettrici, che la amano o la odiano.

Forse sono vigliacca, ma non ho voluto prendere una posizione nel rispetto di chi la ama, come pure non mi sento di denigrarla come ho letto nel rispetto di chi l'ha scritta.

Perché se Ella che legge è rimasta piuttosto destabilizzata per alcune scene e – soprattutto – alcuni concetti (lo stupro non può essere uno scherzo, non può essere un desiderio perverso per eccitarsi. Non lo accetto per la mia esperienza personale) e quindi protende verso l'hater. La Ella scrittrice pensa che comunque l'autrice ci abbia dedicato tempo, denaro (visto che sono auto-pubblicati in patria), e passione. Quindi da questa parte pendo dal lato dei lovers.

Tornando al libro dello spaccio di oggi, "Falls Boys" è un libro in parte autobiografico della Douglas e allora mi spiega anche perché la violenza sia un Leitmotiv della sua opera omnia, passatemi la definizione perché voglio fare la figa.

La serie si avvicina leggermente a Punk 57 sempre della Douglas.

Hawke, il nostro protagonista, è figlio di un'altra serie per cui faccio appello a BarbarAzza per sapere quali siano i libri dedicati ai genitori...

È un chiattillo, insomma... (Si capisce che ne vengo da una maratona di "Mare fuori"?) e quando si ritrova una randagia come Aro non può che non salvarla. Belin, sapete che scherzi a parte questi due mi ricordano un po' Filippo e Nad della fiction? A parte il carcere minorile e il pianoforte.

Vabbè, Ella, hai finito di aprire parentesi?

Torniamo a Hawke ed Aro. Lui è un bravo ragazzo con un vizio strano, quello dello spiare la gente, lei è una ragazza che cerca di barcamenarsi per vivere e per questo compie piccoli reati, soprattutto per mantenere i fratelli minori.

In più, c'è una rivalità da trope Romeo e Giulietta, tra bande al di qua e di là della città e del fiume... Differenze anche dal punto di vista sociale, economico, e così via.

Da questa parte del fiume troviamo i figli dell'altra serie, che pur non avendola letta, ho l'impressione non siano nati ricchi e arrivati. Dall'altra i randagi... sempre e comunque.

La loro storia d'amore è molto bella perché intrisa delle ingenuità della loro età – sono diciottenni – e allo stesso tempo attimi di una maturità troppo onerosa per degli adolescenti. E poi c'è un lato misterioso che è sospeso e mi auguro che N&C pubblichi l'intera serie per capirci qualcosa. Perché il libro finisce, almeno per Aro e Hawke, ma lascia intendere che non sia affatto chiusa una storia collegata a persone, un luogo e dei vecchi telefoni cellulari.

E temo anche che la fissa con la violenza della Douglas troverà ancora sfogo nei volumi futuri.

Di fatto, non è un puro dark romance, ma uno YA, suspense sicuramente. E di originale c'è Hawke e il suo rapporto con la sessualità, che non vi spoilero ma che ho trovato molto interessante soprattutto su un ragazzo. In un'infinitesimale parte rammenta anche Daniel Palladini di Klelia Tataduży e della sottoscritta. Ma prima che gridiate al copia-incolla, sappiate che siamo totalmente su storie diverse. È una condizione mentale quella dei due personaggi, una ricerca di fiducia, anche. Ma che date anche le differenze culturali, geografiche e d'età (Daniel ha dieci anni in più di Hawke) sono vissute, ricercate e trovate in modo diverso.

Non ci avete capito una minchia? Lo so, allora andiamo coi metri.

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐,5/5

Piantometro 😭 😭/3

Figometro. 😍😍/3

Romanticometro: 🌸/3

Minchiometro 🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro 💖💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼🕵🏼🕵🏼/3

Sclerometro 🤬 🤬/3

Buzzometro -

Schiavometro 🖼 🖼/3

giovedì 2 marzo 2023

L'unica cosa al mondo (Beutifully Damaged Vol. 1) di L.A. Fiore

 Incollats,

Per una volta Newton & Compton ci ha quasi preso con la cover di questo libro: L'unica cosa al mondo (Beutifully Damaged Vol. 1) di L.A. Fiore. Anche se devo rendere loro atto che ultimamente stanno sistemando le copertine, quantomeno utilizzando molte delle originali dei libri che traducono.

Anche quest'autrice è tradotta, non vi tragga in inganno il nome italiano, L.A. Fiore è nata in Pennsylvania.

Dunque, che dire, Incollats? Il trio di oggi ha il Leitmotiv dei "libri che non ti aspettavi così" dal titolo (ecco, su questo N&C deve lavorarci ancora) e dalla sinossi. E, quando questo sorprende positivamente, non si può che gioirne.

L'amore tra Ember e Trace è qualcosa di molto particolare che nasce in una situazione piuttosto strana. Lei è considerata una ragazza alquanto frigida persino dalla sua coinquilina Lena, che la tratta come la scema di turno anche se lei è convinta che le voglia bene, quantomeno fino a quando l'amica non si trova un fidanzato discutibile e parecchio stronzo.

Trace è bello, dannato, un pugile dilettante che sfoga con lo sport le ferite del suo passato tutt'altro che leggero. È un beccione, lo sanno tutti, ma per Ember sembra provare qualcosa che lo avvicina allo stalking. Perché, almeno all'inizio lei se lo ritrova dappertutto.

Per la prima parte del libro, Incollats, confesso che ero tentata di mollare, poi c'è un cambio di situazione e il tutto diventa molto interessante. No, non solo dal lato del minchiometro! La storia si tinge di mistero, di giallo, di un passato che riemerge per entrambi e che rivela molto dell'atteggiamento di Trace che fino a quel momento è intuibile forse, ma fa solo incazzare. Dopo cambia tutto. E tu resti appiccicato alle pagine per capire assieme ai protagonisti come risolvere il mistero.

Una sola microscopica nota dolente, una punta anche autoreferenziale, perché leggendo questo libro, ad un certo punto c'è un picco di personaggi che ho faticato a identificare sulle prime e allora ho capito l'effetto che fanno i casi dei Martilalli sul lettore che non vede lo stesso scenario dello scrittore. Nel mio caso è marasma, nel caso della Fiore è solo un problema di attenzione del lettore. Ella, se non leggessi con Alexa magari ti aiuterebbe la memoria fotografica.

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ /5

Piantometro 😭 😭 😭/3

Figometro. 😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥 /3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro 💖💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼🕵🏼🕵🏼/3

Sclerometro 🤬 🤬 🤬/3

Buzzometro -

Schiavometro 🖼 /3

Secret Wishes di Leila Awad

 Incollats,

bentornati al castello di Blackwood!

Pronte a conoscere il gemello buono? Eh, eh, faccina vispa.

Secret Wishes di Leila Awad è il terzo libro della serie Blackwood Castle. Ed io ho pianto leggendo l'introduzione.

Dei tre libri usciti sinora, questo è quello che sembra più di tutti una fiaba, ma attenzione, non nel senso sminuente del termine, al contrario, mi è parso quello più fedele al discorso rivisitazione di una storia originale, non solo e non tanto per Aladino e la Lampada meravigliosa, quando per l'atmosfera della fiaba data dalla narrazione, dal ritmo, dall'atmosfera che si respira nel libro.

Me l'aspettavo diverso, lo confesso, perché mi ero figurata Alistair con un carattere più tendente allo zerbino contro una Jasmine molto più panterona, o tigrona se vogliamo restare nella fiaba rammentando Raja del film Disney.

Le parti rispetto alla fiaba sono invertite, laddove c'era Aladino povero e Jasmine principessa, qui abbiamo un viceversa dato dal nobile e ricco Alistair e l'umile ragazza che cerca di farsi strada nel mondo dell'editoria come assistente proprio del bel gemello di Wolf.

Prima di venire alla parte che mi ha colpito di più, parliamo di loro due: i protagonisti e il loro amore. Si può tranquillamente inserire nel trope office romance, laddove Jasmine sa benissimo quale sia il suo posto nel mondo, ovvero lontano dal ricco e nobile Al, sicché lo tratta freddamente anche se dentro brucia per lui. Viceversa, lui sa bene che "farsela" con la segretaria non è l'idea geniale del secolo, in più esce da una relazione di anni con una stronza totale, arrampicatrice sociale anche se titolata (e che piace al Duca suo papà) e ha un socio altrettanto cattivo e crudele soprattutto verso Jaz, perché capisce anche prima di Alistair che per lui la ragazza è importante.

Ho giocato con l'intelligenza artificiale e ho provato a creare i personaggi.

In un modo o nell'altro, riusciranno ad avvicinarsi, complice un collega di Jaz e... non ci crederete, un gemello figherrimo di nome Wolf molto ammorbidito rispetto al primo libro. Ma se non l'avete letto, non vi dirò il perché. Una cosa bella di questi romanzi è che sono in ordine temporale, sono corali – in senso ampio – e romanzo dopo romanzo si scopre anche come sta andando la vita dei protagonisti dei libri precedenti. Tra questi, appunto, quello scritto dalla Deanike dedicato al maggiore dei Lennox, Wolf. Ma anche il mio adorato Hunter farà la sua parte, nonché altri parenti e personaggi che iniziano a conoscersi meglio e animano la curiosità per i prossimi libri.

Non vado oltre con la storia, ma come annunciato, vi dico cosa mi ha colpito di più e ha aperto il tappo del piantometro: l'amore per la scrittura. Se già mi sono commossa nel leggere che questo libro porta un pizzico di autobiografia dell'autrice per quanto riguarda le origini di Jasmine; non potevo non sentirmi quasi sopraffatta dall'immensità che l'amore per la scrittura trasuda dalle pagine di questo libro. Non si tratta di grammatica o lessico. No, si tratta d'amore. Jasmine è, di fatto, una scrittrice e una scena in particolare fa capire che qualunque cosa, persino il suo amore per Al, non può essere messo al di sopra della sua arte. O meglio, l'amore per la sua arte definisce il suo amore per Alistair.

Ho giocato con l'intelligenza artificiale e ho provato a creare i personaggi.

Mi sono trovata a pensare, questa volta da scrittrice, a cosa significhi per me la scrittura proprio grazie a come Leila inserisce l'elemento nel romanzo, nell'anima dei protagonisti. Lui perché è un editore, lei perché è un'autrice. E devo ammettere che ancora non ho trovato tutte le risposte. Ma le emozioni sull'argomento sono state molteplici, talvolta ossimoriche, perché ci sono stati attimi in cui mi sono sentita davvero indegna, tipo come per maneggiare il martello di Thor. Ecco.

Ella fa la pazza quando è emozionata e non sa come esprimerlo. Allora cita i film Marvel e parla in terza persona negli spacci. Sdrammatizza così, compatitela.

Ehm, torno me stessa e vado con i metri.

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐,5/5

Piantometro 😭 😭 😭/3

Figometro. 😍😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro 💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼/3

Sclerometro 🤬 🤬 🤬/3

Buzzometro -

Schiavometro 🖼 🖼/3

L'avventura: Slayers Hockey #2 (Gli Slayers) di Mira Lyn Kelly

 Incollats,

Largo agli sport romance con il secondo volume della serie dedicata agli Slayers di Mira Lyn Kelly e tradotta dalla bravissima Paola Ciccarelli.

L'avventura: Slayers Hockey #2 (Gli Slayers) di Mira Lyn Kelly (Autore), Paola Ciccarelli translator.

Tutto parte con un malinteso, e questo diventa un desiderio di vendetta, anche se per Quinn e George tutto è sovrastato dalla passione.

Ma fermiamoci un attimo. Perché non si tratta di un MM. Quinn è un lui ed è il nostro giocatorone di hockey, George è una lei rossa di capelli di cui Quinn si innamora a prima vista o quasi.

Sulla storia dietro al nome della protagonista ve la lascio scoprire durante la lettura.

Quinn pare il beccione della situazione, ma non lo è, al contrario, è un ragazzo che in cuor suo sogna la donna giusta ed è stanco delle famigerate conigliette. Quando si scontra con George, lei vuole solo vendicarsi di essere stata abbandonata in passato, senza sapere che tra memoria, scambi di persone, cellulari scarichi e parenti serpenti niente è come sembra.

La storia calca il famoso trope enemy to lovers con un pizzico abbondante di revenge e si legge velocemente, in scioltezza. Si entra molto in sintonia con i protagonisti e il lato del minchiometro la fa da padrone.

Questa serie ci riserva grandi soprese...

Andiamo coi metri!

Valutazione: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ /5

Piantometro 😭/3

Figometro. 😍😍😍/3

Romanticometro: 🌸🌸/3

Minchiometro 🔥🔥🔥/3

LGBTQIA+metro: -

Kellanometro 💖/3

Martilallimetro: 🕵🏼/3

Sclerometro 🤬 🤬/3

Buzzometro 😂 😂/3

Schiavometro 🖼/3

Attenzione

Se mi contatti, con qualunque mezzo, social o e-mail, controlla di conoscere alcune cose: 1. Se vuoi che io collabori con te e che legga i tuoi libri, vedrai che non faccio collaborazioni a parte tramite Romance Book (che puoi contattare chiedendo di me, ma non è detto che io possa comunque essere colei che leggerà il tuo libro). 2. Se mi contatti per leggere i miei libri premurati almeno di sapere cosa scrivo. Alcuni libri sono pubblicati da CE e dovresti sentire loro. Io NON mando cartacei, perché non posso permettermeli neanche per me. Per questo, visto che in un modo o nell'altro voi schifate il digitale, non chiedermi la collaborazione. 3. Non intendo aprirmi un profilo Wattpad per NESSUN motivo. Idem per Facebook. Ho i miei problemi importanti per odiare a morte quei due siti. Grazie per la comprensione.